Il Centro è un servizio pubblico gestito da ente privato, con indirizzo di prevenzione primaria dei disagi personali, familiari, scolastici e sociali dei minori residenti nel territorio di competenza del Piano Sociale di Zona Ambito territoriale Lecce 1.
Il Centro prevede l’erogazione di pasti, il sostegno scolastico, lo sviluppo delle competenze creative, sportive, di socializzazione dei frequentanti. Si accede per invio dei servizi sociali locali. All’interno del Servizio svolgo azione di ascolto e supporto psicopedagogico ai minori, supporto educativo al personale, condivisione metodologia e azioni con famiglie e servizi sociali, programmazione e coordinamento attività laboratoriali animative e delle escursioni didattiche sul territorio, vice coordinamento generale. Co-progettazione e coordinamento di molteplici progetti finalizzati alla prevenzione primaria e secondaria delle dipendenze in genere. I progetti si caratterizzano attraverso formazione specifica degli operatori sulle metodologie da utilizzare, azioni dirette sul campo, monitoraggio e verifica condivisa degli obiettivi raggiunti.
La metodologia è caratterizzata da animativa di strada e peer tutoring. In particolare Il modello di progettazione si rifà alla psicologia di comunità avvalendosi dei contributi teorico pratici della ricerca azione di Lewin e dell’animazione sociale e culturale e dell’animazione di comunità, i quali implicano il coinvolgimento attivo e diretto di tutti i soggetti impegnati nel percorso e considerano il gruppo la risorsa prima del lavoro. Trovo che le applicazioni dell’empowered peer education siano particolarmente adatte al lavoro di prevenzione con gli adolescenti, sia in contesti organizzati (scuola, associazioni, ecc) che all’interno di contesti informali, i luoghi quotidiani del loro vivere collettivo. Alla base dell’empowered peer education vi è una visione della prevenzione, e in particolar modo dell’educazione alla salute, fondata sull’elaborazione e la rielaborazione condivisa di significati e di apprendimenti da parte dei ragazzi, e sulla necessità -sempre più evidente- di accantonare la modalità trasmissive teoriche del sapere e delle competenze, siano esse di carattere cognitivo che emotivo-relazionale. I ragazzi devono costruire autonomamente strategie di elaborazione e rielaborazione di pensieri ed esperienze, decodificando e risignificando la realtà. La promozione di salute e benessere si configura così, riprendo e sostengo il punto di vista dell’OMS, come processo per cui le persone (nel caso dei miei progetti trattasi di pre adolescenti, adolescenti e giovani adulti) sviluppano il controllo e la gestione diretta delle proprie condizioni di benessere e/o disagio. La peculiarità che caratterizza il metodo di lavoro che propongo è, perciò, il fattivo, costante protagonismo dei gruppi target individuati, in ogni fase del lavoro: dall’ideazione alla valutazione finale. Gli educatori animatori adulti si ‘limitano’ a mettere a disposizione le proprie competenze, svincolate dalla centratura dei contenuti e orientate a dimensioni di processo, quali ad esempio le competenze sociali, le dinamiche di gruppo, le metodologie di ricerca e la progettazione. |
Vi è mai caduto l’occhio tra i pistilli di un fiore salentino
grande quanto l’unghia di un dito mignolo? Fatelo. “In molti luoghi del Pianeta ed anche nella nostra terra è in atto un processo di recupero del tempo lento”. Camminare piuttosto che andare in auto è una delle manifestazioni più concrete di questo nuovo-antico modus di percezione della vita che ci è intorno. Il consapevole uso di questa modalità del vivere ha in sé delle portate delicatamente, potentemente rivoluzionarie, in ogni singola persona. La mutazione del paradigma percettivo della nostra vita interiore modifica inevitabilmente anche il nostro modo di approcciarci alla vita esteriore e al relativo modo di agire in essa… A quel punto, accadono cose magiche… il mondo di dentro e il mondo di fuori si incontrano, provocando fuochi d’artificio di emozioni nuove, impreviste, perturbanti e conturbanti. Passeggiare lungo un tratturo non sarà mai più la stessa cosa dopo aver viaggiato nelle foto on line altamente definite del microcosmo che ne delimita gli ordinari bordi, che ordinari non saranno più.” Il Salento è una terra di cui avere una particolare cura e della cui bellezza conservare piacevole memoria, senza estirparla, grazie alla documentazione fotografica messa in rete nel sito obiettivo del Progetto. In Microcosmi ho progettato e coordinato le azioni di pubblicizzazione, diffusione e sensibilizzazione delle peculiarità floro-naturalistiche del territorio salentino inserite in una piattaforma on-line unica nel suo genere per i contenuti e accessibile in diverse lingue. Le finalità sono state di: soddisfare la richiesta di informazioni e di proposte di pacchetti di accoglienza per fruitori del turismo di natura; attivare laboratori all’aperto, naturalistici e meditativi; ampliare l’offerta culturale dal punto di vista didattico e informativo proponendo un modo scientifico - inusuale e gradevole - di sensibilizzazione alla conoscenza e alla protezione della flora locale autoctona ed endemica, molta della quale è soggetta a diverse forme legislative di tutela ambientale; educare alla naturalità, attraverso la diffusione web delle photo gallery e le proposte di escursione del “camminare lento”. Nel progetto, assieme al team di lavoro, abbiamo proposto una visione più attenta, inusuale del territorio salentino, volta a fare sentire con tutti i sensi, ben oltre i cinque del corpo fisico, come la natura che attraversiamo, accanto alla quale passiamo, sia in realtà un mondo sconosciuto, sorprendente e pregevole. Dagli anni ’90 nel territorio pugliese la regione ha avviato molteplici azioni di intervento del settore. Dalla promozione della conoscenza delle specifiche e rare valenze naturalistiche inserendo molte di esse in speciali liste e protocolli di protezione, alla sensibilizzazione alla raccolta differenziata; dalla proposte di creazione di nuove aree protette alla promozione dell’utilizzo delle fonti rinnovabili di energia ed al corretto uso delle stesse.
Collaborando con associazioni nazionali (WWF e Legambiente), insieme ad associazioni ambientaliste e gruppi informali locali, istituti di ricerca e scuole di ogni ordine e grado, ho partecipato alla progettazione, al coordinamento ed al monitoraggio dei progetti approvati e promossi nel territorio salentino. Il fine è stato sempre di allargare le conoscenze tecniche del settore a fasce il più ampie possibili di popolazione. Ciò attraverso linguaggi chiari e piacevoli, numerosissime uscite sul campo, utilizzo di metodologie ludico-didattiche innovative e accattivanti. Da non dimenticare mai: l’essere umano è un mammifero, dotato di spirito e pensiero. In quanto mammifero è interconnesso in modo vitale al sistema ambiente in cui vive, sia esso naturale che artificiale. Tale interconnessione ha forma circolare: ogni elemento dipende dalla qualità della vita di tutti gli altri elementi interconnessi. Se continuiamo testardamente e reiteratamente ad applicare al nostro legame con l’Ambiente il -tutto sommato- recente ed egocentrico modello occidentale di tipo piramidale, rischiamo seriamente l’estinzione. La fisica quantica insegna e alza il dito in segno di monito. |